La nuova Maturità, possibili scritti misti:
Greco insieme a Latino, Fisica con Matematica
Scuola, dopo l’abolizione del quizzone ecco i quadri per l’Esame del prossimo giugno. A gennaio si sparà se ci sarà la “doppia prova”. Introdotte “griglie nazionali” per una valutazione omogenea sul territorio. Il ministro Bussetti: “All’orale portate la Costituzione”
di CORRADO ZUNINO
Il nuovo ministero dell’Istruzione mostra la nuova Maturità e offre le molte novità del prossimo Esame di Stato (che ancora una volta cambia, come annunciato con la circolare dello scorso 4 ottobre). Ai Licei classici ci potrà essere uno scritto cosiddetto misto: sia Greco che Latino. E allo Scientifico Matematica e Fisica insieme, materie che fino ad oggi venivano alternate. Se confermata a gennaio, la novità sarà dirompente.
Classico, tre domande dopo lo scritto
E’ la seconda prova quella che potrà essere rivista più profondamente, abbiamo visto. Nel dettaglio, sarà svolta il 20 giugno prossimo e i maturandi sceglieranno le discipline a gennaio (come negli anni precedenti). Per il Liceo classico, ad esempio, la prova sarà articolata in due parti. Ci sarà una versione, un testo in prosa corredato da informazioni sintetiche sull’opera, preceduta e seguita da parti tradotte per far conoscere il contesto del brano estrapolato e offerto agli studenti. Un contesto già tradotto e un brano scelto da tradurre. Tutto nuovo. Seguiranno tre domande relative alla comprensione e all’interpretazione del brano stesso e alla sua collocazione storico-culturale. Il ministero, come prevede la nuova normativa, potrà scegliere di offrire una prova mista con entrambe le discipline caratterizzanti: Latino e Greco. Il ministro Marco Bussetti sulla questione deciderà il prossimo gennaio. A febbraio arriverà, poi, la complessiva ordinanza sugli Esami, questa sarà anticipata di tre mesi.
Allo scientifico quattro risposte su otto
Per il Liceo scientifico la struttura della seconda prova prevede la soluzione di un problema a scelta del candidato tra due proposte e la risposta a quattro quesiti tra otto proposte. Anche in questo caso la prova potrà riguardare ambedue le discipline caratterizzanti: Matematica e Fisica.
Per gli Istituti tecnici la struttura dello scritto prevede una prima parte, che tutti i candidati sono tenuti a svolgere, seguita da una seconda parte che offre una serie di quesiti tra i quali il candidato sceglierà sulla base del numero indicato in calce al testo. Anche qui potranno essere coinvolte più discipline. Per esempio, per l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing l’elaborato consisterà in una delle seguenti tipologie: “Analisi di testi e documenti economici attinenti al percorso di studio; analisi di casi aziendali; simulazioni aziendali”.
Per gli Istituti professionali la seconda prova si comporrà di una parte definita a livello nazionale e di una seconda parte predisposta dalla singola Commissione, per tenere conto della specificità dell’offerta formativa dell’Istituzione scolastica.
Scritto di Italiano, una prova “dall’Unità ai nostri giorni”
La nuova Maturità, questo è noto, prevede due scritti invece di tre con l’eliminazione della terza prova: il quizzone, introdotto nel 1997 da Luigi Berlinguer. Per quanto riguarda la prima prova – il testo scritto in Italiano appunto, da svolgere il prossimo 19 giugno – i maturandi dovranno innanzitutto dimostrare di “padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti” e, per la parte letteraria, “di aver raggiunto un’adeguata competenza sull’evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dall’Unità ad oggi”. Una scuola che fatica ad arrivare alla Storia e alla Letteratura contemporanee dovrà dare un’accelerazione allo studio dei programmi di quinta. Ancora, i testi prodotti saranno valutati “in base alla loro coerenza, alla ricchezza e alla padronanza lessicali, all’ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali, alla capacità di esprimere giudizi critici e valutazioni personali”. La prova di Italiano avrà una durata di sei ore. I candidati all’Esame dovranno produrre un elaborato scegliendo tra sette tracce riferite a tre tipologie (A, due tracce – analisi del testo; tipologia B, tre tracce – analisi e produzione di un testo argomentativo; tipologia C, due tracce – riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità). Le tracce potranno essere offerte da un ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.
All’orale Alternanza scuola lavoro e Costituzione. Anche in Inglese
Per la prova orale la commissione proporrà ai candidati di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi “per verificare l’acquisizione dei contenuti delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale”. Si potrà fare questo utilizzando, in parte, la lingua straniera. Nel corso del colloquio il candidato esporrà, “con una breve relazione o un elaborato multimediale”, le esperienze di Alternanza scuola lavoro svolte. L’Alternanza, si sa, il colloquio accerterà anche le conoscenze e le competenze maturate nell’ambito delle attività di Cittadinanza e Costituzione. La commissione dovrà tenere conto di quanto diranno i docenti nel documento che indicherà il percorso effettivamente svolto.
La valutazione nazionale per appianare i giudizi
Con i quadri pubblicati oggi – i quadri di riferimento di tutte le materie sono pubblicati a questo indirizzo: http://www.miur.gov.it/web/guest/news/-/asset_publisher/ubIwoWFcqWhG/content/esami-di-stato-del-secondo-ciclo-di-istruzione-a-s-2018-2019-d-m-769-del-26-novembre-2018 – si cerca di offire griglie uguali per tutti con la finalità di dare un voto con gli stessi paramentri su tutto il territorio nazionale. In passato, si è molto scritto dei voti più alti nelle regioni del Sud e un ministro di espressione leghista ha voluto tener conto di questo aspetto: “Garantiremo maggiore equità e più omogeneità nelle correzioni”. Docenti e studenti potranno iniziare a esercitarsi con specifiche simulazioni. Il Miur, a partire dal mese di dicembre, metterà a disposizione tracce-tipo per accompagnare ragazzi e insegnanti verso il nuovo Esame.
Dichiara il ministro Marco Bussetti: “AIla luce delle nuove regole lavorereremo affinché le tracce siano davvero corrispondenti con quanto fatto dai ragazzi durante il percorso di studi, fornendo apposite indicazioni agli esperti che dovranno produrre i testi. Nei prossimi giorni partirà un Piano di informazione e formazione che accompagnerà le scuole. Da domani ci saranno conferenze di servizio sull’intero territorio nazionale che proseguiranno nelle prossime settimane”.
Bisogna ricordare che nel voto finale avrà più peso il percorso di studi del triennio: fino a 40 punti su 100, invece degli attuali 25. Alla Commissione spettano poi fino a 60 punti: massimo 20 per ciascuna prova scritta e per l’orale. Per l’ammissione all’esame conterà la frequenza a scuola – almeno i tre quarti delle ore previste di lezione – e il 6 in ciascuna disciplina, compresa la sufficienza nel comportamento.
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