Vaccini, i presidi non saranno responsabili delle autocertificazioni false
Il ministro Bussetti ha incontrato le organizzazioni sindacali che rappresentano i dirigenti. “Eventuali responsabilità ricadono esclusivamente sugli autori”
di GIORGIA PACINO
Gli unici responsabili saranno i genitori. Come la mamma no vax che si è vantata sui social di aver falsificato il certificato vaccinale della figlia, poi denunciata dalla scuola, così in caso di autocertificazioni false a risponderne saranno soltanto gli autori. E non anche i presidi.
La precisazione arriva del Miur, dove oggi il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha incontrato le organizzazioni sindacali dei dirigenti scolastici. “Il ministro ci ha garantito che le eventuali responsabilità connesse ad autocertificazioni non veritiere ricadranno esclusivamente sugli autori delle stesse”, conferma il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli. “Ribadiamo, tuttavia, la posizione da noi già espressa nei giorni scorsi relativamente all’obbligo di vaccinazione e al rischio di ammettere nelle scuole i bambini non vaccinati”, puntualizza. “Ritengo che si debbano accettare le autocertificazioni solo ed esclusivamente laddove le Asl non siano in grado di rilasciare le certificazioni, circostanza che i genitori dovranno dichiarare sotto la propria responsabilità”.
Risale a inizio agosto la dura presa di posizione dei presidi. Nonostante la decisione del governo di rinviare al prossimo anno scolastico l’obbligatorietà delle vaccinazioni, a settembre sarà ancora in vigore il decreto Lorenzin. L’Anp si è detto più volte contrario all’idea di permettere la frequenza scolastica negli asili nido e nelle scuole materne in assenza del certificato dell’Asl e ha respinto anche l’idea di classi differenziate per i bambini immunodepressi. “Finché resta in vigore l’attuale legge sugli obblighi vaccinali, per garantire la tutela della salute di tutti i bambini e in particolare di quelli immunodepressi, dovranno essere effettuati i controlli previsti”, aggiunge Giannelli.
Quello di oggi è stato il primo di una serie di confronti tecnici che, precisa il Miur, “ci saranno a partire dalla prossima settimana, sia per garantire il regolare avvio dell’anno scolastico sia per affrontare i temi più generali e specifici del mondo della scuola”.
“Per la scuola l’accoglienza costituisce una condizione essenziale per poter svolgere efficacemente il suo compito di istruire, educare e formare. Non può essere tuttavia caricata di incombenze improprie, per le quali non ha titolo e competenza, né si può chiedere alle istituzioni scolastiche di supplire a carenze di altri soggetti”, precisa Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola. “La questione vaccini è in sé molto delicata. Guai se a prevalere sono polemiche strumentali e di corto respiro, tutto ciò alimenta divisioni e tensioni che purtroppo si stanno manifestando anche fra le famiglie degli alunni. Servono interventi che restituiscano alle nostre scuole chiarezza e serenità”.
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