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Il Centro Studi G. Parini si riconferma centro dell’Università Pegaso, un’università costruita sulla base dei più moderni ed efficaci standard tecnologici in ambito e-learning che permette ai propri Allievi di studiare dove e quando vogliono, sostenendo gli esami in una delle numerose sedi, allocate tra i più prestigiosi siti storici italiani.
Presso il Centro Studi lo studente viene seguito sia nella scelta dell’indirizzo di studio più idoneo alle sue esigenze, che nella parte amministrativa, ricevendo un supporto didattico in tutti gli indirizzi di studio.

 

Percorso consigliato dall’Università Telematica Pegaso per acquisire 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e in metodologie e tecnologie didattiche validi come requisito di accesso al Concorso Scuola.

 

 

Per iscrizione chiamare il 324.69.69.699 – 0521.57.39.63

oppure inviare una mail: unitel@centrostudiparini.it

 

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Decreto Covid e Scuole Febbraio 2022: tutte le regole in 7 punti

Decreto Covid e Scuole Febbraio 2022: tutte le regole in 7 punti

 

DECRETO COVID FEBBRAIO 2022, COSA PREVEDE

Arriva il nuovo Decreto Covid e Scuole di Febbraio 2022, approvato dal Consiglio dei Ministri che interviene sulla durata del Super Green Pass e riscrive le regole per quarantene e DAD a scuola.

Cambiano anche le norme per gli stranieri e per la zona rossa, ma per tutti le nuove regole sono scattate dal 5 febbraio 2022.

 

DECRETO COVID FEBBRAIO 2022, COSA PREVEDE

 Il nuovo Decreto Covid approvato dal Consiglio dei Ministri cambia la validità del Super Green Pass, cioè quello per chi ha fatto il booster e per i guariti che hanno ricevuto una, due o tre dosi di vaccino. Nuove norme anche sulla scuola, in particolare, quarantene e Dad. Vediamo il Decreto, in vigore dal 5 febbraio 2022, spiegato in punti.

 

1) GREEN PASS ILLIMITATO PER CHI HA LA TERZA DOSE

Il Governo ha dato il via libera alla durata del Green Pass illimitata per chi ha fatto la terza dose (booster). Stessa cosa vale per chi dopo due dosi ha avuto l’infezione e poi è guarito. Dunque, per chi ha fatto tre dosi di vaccino il cosiddetto “Mega Green Pass” non avrà più scadenza e al momento non sono previste ulteriori dosi di richiamo. “La certificazione verde Covid-19 ha validità a far data dalla medesima somministrazione senza necessità di ulteriori dosi di richiamo” si legge nella bozza del testo “A coloro che sono stati identificati come casi accertati positivi al Covid oltre il 14° giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, è rilasciata, altresì, la certificazione verde, che ha validità di 6 mesi a decorrere dall’avvenuta guarigione. Invece, a coloro che sono stati identificati come casi accertati positivi a seguito del ciclo vaccinale primario o della somministrazione della relativa dose di richiamo, è rilasciato altresì, il Green Pass che ha validità a decorrere dall’avvenuta guarigione senza necessità di ulteriori dosi di richiamo”.

 

 

2) STOP QUARANTENA PER GUARITI CON DUE DOSI

Le disposizioni sull’applicazione dell’autosorveglianza invece della quarantena – in caso di contatto con un positivo – si applicano anche a chi ha effettuato due dosi di vaccino e poi è risultato infetto ed è guarito. Al momento l’autosorveglianza si applica, al posto della quarantena, o a chi ha fatto la terza dose o a chi ha avuto un contatto nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione. Con la nuova norma, in sostanza, si equipara per questa previsione chi è guarito dopo due dosi a chi ha ottenuto il booster. L’autosorveglianza consiste nell’obbligo di indossare mascherine FFP2 fino al 10° giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid, e di effettuare un test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al 5° giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.

 

3) ABOLITA LA ZONA ROSSA PER I VACCINATI

Anche in zona rossa con il Green pass rafforzato (per chi è vaccinato o guarito) si ammette la fruizione dei servizi, lo svolgimento delle attività e gli spostamenti limitati o sospesi. Dunque, le restrizioni previste nelle zone rosse, dovranno essere rispettate soltanto dalle persone non vaccinate.

 

4) DAD 5 GIORNI IN SCUOLA INFANZIA SOLO DOPO 5 CASI

 Nella scuola dell’infanzia nessun bimbo dovrà rimanere a casa fino a 5 casi di positività al Covid. L’obbligo di rimanere a casa scatterà dal 5° caso e per 5 giorni. Fino a 4 casi di positività accertati tra gli alunni presenti in classe, quindi, l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo di mascherine FFP2 “da parte dei docenti fino al 10° giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso accertato positivo”. In tali casi, è fatto comunque obbligo di effettuare un test antigenico rapido o molecolare” o anche un tampone fai da te alla prima comparsa dei sintomi, se si è ancora sintomatici, al 5° giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. In caso di utilizzo del test autosomministrato l’esito negativo è attestato tramite autocertificazione.

 

5) NUOVE REGOLE DAD PER LA SCUOLA PRIMARIA

 Nella scuola primaria, il nuovo Decreto Covid e Scuole Febbraio 2022 prevede:

 

  • fino a 4 casi di positività, si continuano a seguire le attività didattiche in presenza con l’utilizzo di mascherina FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età e fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso accertato positivo al Covid 19. Inoltre, è obbligatorio effettuare un test antigenico rapido o autosomministrato o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto;

 

  • dal 5° caso coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo di mascherine FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età per dieci giorni; per tutti gli altri le attività proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni.

 

Per il rientro a scuola, vale l’autosorveglianza per i vaccinati. Dunque, ok al ricorso al tampone fai-da-te (con esito negativo autocertificato).

 

 

IL TESTO DEL DECRETO COVID E SCUOLE FEBBRAIO 2022

Mettiamo a vostra disposizione il Decreto Legge 4 febbraio 2022, n. 5 (Pdf 56 Kb) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.29 del 04-02-2022. In questa pagina c’è anche il comunicato ufficiale del Governo sul Decreto.

 

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Seminari di preparazione ” Concorso infanzia e primaria “

ll Centro Studi G.Parini in collaborazione con Gilda Insegnanti Parma e Piacenza, propone il Seminario di preparazione al concorso ordinari infanzia e primaria

Il ciclo di seminari sarà tenuto da Luciano Rondanini, già dirigente presso l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna, attualmente collaboratore del Centro Studi Erickson di Trento e della rivista on line Scuola 7 della Casa editriceTecnodid di Napoli.

Il programma è articolato in cinque incontri settimanali. Le date potrebbero subire
variazioni a seconda dei tempi in cui si terrà la prova scritta.
Gli incontri si terranno a Parma presso il Centro Studi Parini in via Mazzini 6
dalle ore 17.30 alle 19.30

PROGRAMMA

3. 12. 2021 Conoscenza in chiave operativa delle Indicazioni nazionali per il
curricolo-2012 e attuazione della legge 107/2015.
   10.12. 2021 La progettazione didattica: approcci, attività e unità di apprendimento.
17.12. 2021 La valutazione descrittiva nella scuola dell’infanzia e primaria, dalla
legge 107/2015 all’ordinanza ministeriale 172/2020.
   14.1.2022 Cenni essenziali della psicologia del Novecento e dei primi decenni del
Duemila e ricadute didattiche.
   21.1. 2022 L’introduzione dell’insegnamento trasversale dell’educazione civica in
tutti i gradi scolastici.

Ognuno dei cinque incontri inizierà con lo svolgimento di 10 quesiti a risposta
multipla, di cui 5 disciplinari.

Al termine del ciclo sarà rilasciato un attestato di partecipazione

L’iniziativa è organizzata dalla Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza:
per gli iscritti è richiesto un contributo di 200 euro per i non iscritti di 250 euro
per info: gildaparma@gmail.com oppure
telefonare al numero 338 8103820

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Bando Allievi Carabinieri.

Bando Allievi Carabinieri: con EIPASS ottieni fino a 1 punti.

Il Bando Allievi Carabinieri

 

Il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha pubblicato, il 20 luglio 2021, il bando di concorso, per esami e titoli, per il reclutamento di 2938 allievi carabinieri in ferma quadriennale.

Posti a concorso:

  • 2057 riservati ai volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) e ai volontari in ferma prefissata quadriennale (VFP4) in servizio;
  • 881 riservati ai cittadini italiani che non abbiano superato il ventiseiesimo anno di età; il limite massimo d’età è elevato a ventotto anni per colore che abbiano già prestato servizio militare;

Le domande di partecipazione al concorso devono essere presentate entro il 04 settembre 2021, esclusivamente online, attraverso l’area concorsi del sito ufficiale dell’Arma dei Carabinieri.

 

Valutazione titoli

Nella tabella di valutazione dei titoli, alla voce certificazioni informatiche, viene attribuito 1 punto alle certificazioni informatiche riconosciute a livello europeo e internazionale, rilasciate negli ultimi 3 anni alla data di scadenza di presentazione della domanda di partecipazione.

 

Hai tempo fino al 4 settembre per acquisire i titoli.

ESAMI IN SEDE

 Per iscrizione chiamare il 324.69.69.699 – 0521.57.39.63

oppure inviare una mail: certificazioni@centrostudiparini.it

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Maturità 2021, tutte le novità.

Maturità e terza media, Bianchi firma le ordinanze per gli esami: ecco come si calcola il voto finale.

 

Il percorso scolastico varrà per 60 punti, il colloquio fino a 40, possibile ottenere la lode. Si inizia il 16 giugno, nelle prossime settimane sarà definito il protocollo di sicurezza in accordo con i sindacati

 

Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha firmato le ordinanze sugli esami di Stato del primo e del secondo ciclo di istruzione e sulle modalità di nomina e costituzione delle Commissioni. Le ordinanze definiscono gli esami di giugno, spiega una nota, tenendo conto dell’emergenza sanitaria e del suo impatto sulla vita scolastica e del Paese. Sia per il primo che per il secondo ciclo, l’esame avrà una prova orale, in presenza, che partirà dalla discussione di un elaborato, il cui argomento sarà assegnato alle studentesse e agli studenti dal Consiglio di classe nei mesi che precedono l’esame stesso, affinché possano curarne attentamente gli sviluppi, affiancati da un loro insegnante.

Nella scuola secondaria di secondo grado l’elaborato riguarderà le discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi. Le ordinanze sono state firmate dopo essere state sottoposte al parere del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, come previsto dalla normativa vigente. I testi sono disponibili, da oggi, sul sito del ministero dell’Istruzione, con i relativi allegati. Il credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 60 punti, di cui fino a 18 per la classe terza, fino a 20 per la classe quarta e fino a 22 per la classe quinta. Con l’orale verranno assegnati fino a 40 punti. La valutazione finale sarà espressa in centesimi, sarà possibile ottenere la lode.

LEGGI LA NEWSLETTER DI REPUBBLICA SULLA SCUOLA

Il ministero, prosegue la nota, ha reso disponibile un’apposita pagina web con tutti i materiali dedicati agli esami di Stato. In particolare, per il secondo ciclo, sono allegate le tabelle di conversione del credito scolastico per il terzo e quarto anno e per l’assegnazione del credito del quinto anno, le discipline caratterizzanti per ciascun indirizzo di studi, la griglia di valutazione della prova orale. Le ordinanze contengono particolari disposizioni dedicate alle alunne e agli alunni con disabilità, con disturbi specifici dell’apprendimento e con altri bisogni educativi speciali, prestando massima attenzione al tema dell’inclusione. Nelle prossime settimane sarà poi definito un apposito Protocollo di sicurezza per gli esami, che sarà condiviso con le organizzazioni sindacali.

Gli esami di maturità avranno inizio il prossimo 16 giugno alle ore 8.30. L’Esame, come detto, prevede un colloquio orale, che partirà dalla discussione di un elaborato il cui argomento sarà assegnato a ciascuna studentessa e a ciascuno studente dai Consigli di classe entro il prossimo 30 aprile. L’elaborato sarà poi trasmesso dal candidato entro il successivo 31 maggio. Ci sarà dunque un mese per poterlo sviluppare. Ciascuna studentessa e ciascuno studente, precisa poi il ministro nell’ordinanza, avrà il tempo di curarlo approfonditamente grazie anche al supporto di un docente che accompagnerà questo percorso, aiutando ciascun candidato a valorizzare quanto appreso. L’elaborato sarà assegnato sulla base del percorso svolto e delle discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi, che potranno essere integrate anche con apporti di altre discipline, esperienze relative ai Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento o competenze individuali presenti nel curriculum dello studente.

L’elaborato potrà avere forme diverse, in modo da tenere conto della specificità dei diversi indirizzi di studio, della progettualità delle istituzioni scolastiche e delle caratteristiche della studentessa o dello studente in modo da valorizzare le peculiarità e il percorso personalizzato compiuto. Le discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi sono state pubblicate oggi insieme alle ordinanze. Ci saranno, ad esempio, Lingua e cultura latina e Lingua e cultura greca per il Liceo classico, Matematica e Fisica per il Liceo scientifico, Lingua e cultura straniera 1 e Lingua e cultura straniera 3 per il liceo linguistico. E ancora, Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane, Discipline pittoriche per il Liceo artistico indirizzo arti figurative Grafico-pittorico, Economia aziendale per l’Istituto tecnico settore economico indirizzo Amministrazione, finanza e marketing, Progettazione multimediale e Laboratori tecnici per l’Istituto tecnico settore tecnologico indirizzo Grafica e comunicazione, Laboratorio di servizi di accoglienza turistica e Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva per l’Istituto professionale indirizzo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Articolazione Accoglienza turistica.

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Costruisci il tuo Futuro

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Costruisci il tuo Futuro……. Il programma Futuro Sicuro, promosso dall’Università Telematica Pegaso, è rivolto esclusivamente ai giovani neodiplomati di età compresa tra i 17 e 20 anni che si iscrivono per la prima volta all’Università. Per venire incontro alle esigenze dei giovani e delle rispettive famiglie, considerato il periodo particolarmente delicato dal punto di vista Economico, Futuro Sicuro ti consente di partecipare al programma con soli 1500 € bloccati e rateizzabili per ogni anno accademico, in luogo dei 3.000 € annui che costituiscono la quota ordinaria per l’iscrizione all’Università Telematica Pegaso. 

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Trasporti, ingressi sfalsati, contagi: tutte le incognite del ritorno a scuola il 9 dicembre

Trasporti, ingressi sfalsati, contagi: tutte le incognite del ritorno a scuola il 9 dicembre

 

La ministra Azzolina convoca i 14 sindaci delle città metropolitane per accelerare il rientro delle superiori. “Sarà graduale”. Pd spaccato, Regioni scettiche. Locatelli (Cts): “Scuola assolutamente marginale nel passaggio del Covid”. Galli (ospedale Sacco): “Riaprire sarà un boomerang”

 

Da quando le scuole superiori sono state chiuse per decreto“, dice l’assessora all’Istruzione della Regione Emilia Romagna, Paola Salomoni, “i problemi non sono stati risolti”. Trasporti, flussi degli spostamenti, tracciamento dei contagi. “Sono ancora tutti lì”. L’idea di provare a ripartire il 9 dicembre “è un segnale per il Paese, ma le difficoltà sono davvero tante. Credo che ne usciremo ascoltando le scuole, i dirigenti scolastici e chiedendo loro soluzioni creative”.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lo ha detto in tv: “Lavoriamo per riaprire le scuole a dicembre”. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, questa mattina sta provando a convincere i sindaci delle quattordici città metropolitane, visto che da alcuni Regioni – Campania, Puglia e Calabria – attende un’opposizione. Vincenzo De Luca, presidente campano, dovrebbe rendere esplicita in giornata la sua contrarietà all’accelerazione scolastica. Il sindaco di Bari, e presidente dell’Associazione nazionali comuni italiani, Antonio Decaro, entra scettico all’incontro di questa mattina: “A Bari eravamo nelle condizioni di non chiudere il 4 novembre, ma devo dire che i contagi in città restano alti e il problema dei trasporti, in provincia, è serio”.

L’assessora alla Scuola “In Emilia Romagna non abbiamo altri bus”

Il potere delle riaperture scolastiche è nelle mani delle Regioni, ma per ora la ministra ha scelto il passaggio intermedio delle città metropolitane. Cristina Grieco, assessora all’Istruzione in Toscana, dice: “Il problema continuano ad essere i trasporti”. Ed è ancora la pari ruolo in Emilia Romagna, Paola Salomoni appunto, a spiegare: “Con la capienza dei bus al cinquanta per cento la situazione è di difficile soluzione. I mezzi pubblici cittadini e provinciali sono già utilizzati al massimo, gli acquisti dei mezzi si possono progettare adesso per avere le macchine disponibili dodici mesi dopo. Per trovare soluzioni bisogna affidarsi agli ingressi sfalsati, ma il territorio dell’Emilia Romagna ha una larga diffusione di scuole nei territori interni, anche in montagna, e oggi non è semplice prolungare gli orari di ragazzi che già fanno un’ora all’andata e una al ritorno per raggiungere il loro istituto e ripartire”.

L’auspicio “ripartiamo mercoledì 9 dicembre”, corroborato dall’attività di sostegno del Comitato tecnico scientifico (“la scuola contribuisce in modo assolutamente marginale al contagio”, ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità facendo seguito a interventi simili del coordinatore Agostino Miozzo e di Silvio Brusaferro, presidente dell’Istiuto superiore di Sanità), deve contemplare per forza la gradualità. Il Paese non è pronto. In Calabria il Tar ha fatto rientrare in queste ore la didattica a distanza per l’infanzia e le elementari. E così in Campania, dove sono terminati gli effetti dell’ordinanza, ma i sindaci di Caserta, Avellino e Salerno hanno subito firmato proroghe.

Sulla questione, calda, Cinque Stelle e Italia Viva spingono per la riapertura, mentre il Pd appare spaccato. Una lettera – “Aprite prima di Natale” – indirizzata al presidente del Consiglio dai senatori della Commissione cultura di maggioranza, è stata bloccata alla Camera da Enrico Franceschini. Il ministro della Salute Roberto Speranza – stretto tra i due fuochi del calo dell’indice di contagio e del numero elevato di morti – dice: “Lavoriamo per aprire a dicembre, ma per valutare una riapertura delle superiori aspettiamo i dati del venerdì”. Numeri e indicazioni arriveranno dall’Istituto superiore di Sanità venerdì prossimo. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti, che è anche presidente della Regione Lazio, non è favorevole alle accelerazioni azzoliniane e dice: “Sul ritorno alla scuola in presenza decide il governo sulla base dei dati scientifici e insieme alla scuola. La scuola è aperta, ricordiamolo, anche se a distanza”. Zingaretti ricorda che didattica a distanza non significa “scuola chiusa”.

La scienza non è univoca nel considerare la marginalità della scuola nello sviluppo della pandemia. Massimo Galli, primario dell’Ospedale Sacco di Milano e professore di Malattie infettive all’Università Statale, ha detto al Gazzettino: “Abbiamo clamorosamente toppato il contenimento dell’infezione dopo il lockdown di marzo. Mi rendo conto che ci sono esigenze diverse come quella della scuola, importantissima, ma il riaprire troppo presto per richiudere sarebbe uno smacco ancora peggiore perché sarebbe costato qualcosa nel mezzo. Al di là della buona volontà messa in campo da tutti coloro che ci hanno lavorato, ora non possiamo dire che ci siano garanzie sufficienti. Non ha senso riaprire fino a quando non si è nelle condizioni di sicurezza. Sono scettico sulla garanzia assoluta paventata da alcuni all’interno della scuola, ho la consapevolezza che le barriere architettoniche, come le aule troppo piccole, sono quelle che sono e la pretesa di tenere un’intera classe con la mascherina mi pare eccessiva”.

 

Al ministero dell’Istruzione si lavora su due ipotesi, appunto, graduali. Un ritorno in presenza nelle superiori e in seconda e terza media, questo dal 9 dicembre, al 50 per cento nelle regioni che hanno ottenuto il colore giallo, ovvero dove il contagio è meno diffuso. In alternativa, un ritorno per le classi prime e le quinte degli istituti superiori.

Antonello Giannelli, responsabile dell’Associazione nazionale presidi, dice: “Si può ripartire nei centri piccoli, più difficile nelle aree metropolitane”. Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl scuola: “Riiniziamo in sicurezza. Che senso avrebbe aprire le classi se poi dobbiamo richiuderle per le quarantene?”. La Rete degli studenti medi, atraverso il suo coordinatore Federico Allegretti: “Non c’è un piano, rischiamo di tornare in presenza in condizioni peggiori di settembre”. La maggioranza dei docenti resta contraria a un rientro a dicembre.

 

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Scuola, giga gratis per la didattica a distanza.

Scuola, giga gratis per la didattica a distanza.

 

Tim, Vodafone e WindTre accolgono la richiesta del governo ed escludono le piattaforme per le lezioni online dal consumo di dati previsto negli abbonamenti. Azzolina: “Un aiuto in più per gli studenti, grazie a chi ha aderito”.
I principali operatori di telefonia mobile hanno ascoltato l’appello del governo e forniranno traffico gratis per la didattica a distanza. Da oggi, infatti, le studentesse e gli studenti potranno seguire le lezioni scolastiche online senza consumare il traffico dati degli abbonamenti ai telefoni cellulari.
I ministri dell’Istruzione, Lucia Azzolina, per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, e per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, hanno invitato infatti i principali operatori di telefonia mobile a identificare soluzioni che agevolino i ragazzi nel seguire le lezioni da remoto. Tim, Vodafone e Wind Tre hanno accolto l’invito ed escluderanno le piattaforme di didattica a distanza dal consumo di gigabyte previsto negli abbonamenti.
“Quando si affronta un’emergenza come quella che stiamo vivendo serve davvero il sostegno di tutti (Scuola, giga gratis per la didattica a distanza.)- ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina – Da marzo ad oggi lo Stato ha già investito oltre 400 milioni per il digitale a scuola. Iniziative come questa rafforzano l’impegno per supportare studentesse e studenti. Ringrazio chi ha aderito al progetto”.
La ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, ha sottolineato che ”l’impatto, anche economico, della didattica a distanza sulle famiglie, già pesantemente provate dalle conseguenze della pandemia è un nodo a cui le istituzioni devono una risposta fatta di soluzioni concrete. La sinergia raggiunta oggi con le società di telecomunicazioni è un passo che guarda in special modo alle situazioni familiari di maggiore disagio(Scuola, giga gratis per la didattica a distanza.), che sono quelle più gravemente esposte al rischio di esclusione sociale e di povertà educativa”. “La priorità resta quella di garantire pari opportunità di accesso ad un diritto primario, l’istruzione, a tutte le studentesse e gli studenti del nostro Paese ed evitare con ogni sforzo gap educativi difficilmente colmabili per i nostri ragazzi” ha evidenziato ancora Bonetti.
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Scuola, test sierologici rapidi gratuiti per gli studenti.

Scuola, test sierologici rapidi gratuiti per gli studenti.

 

In Emilia-Romagna si allarga la platea delle persone che possono accedere ai test sierologici rapidi e gratuiti in farmacia. Online l’elenco delle farmacie aderenti

Si allarga ulteriormente la platea delle persone che possono accedere ai test sierologici rapidi e gratuiti in farmacia voluti dalla Regione Emilia-Romagna, all’interno della campagna di screening rivolta ad alunni, studenti ai loro familiari.

Dopo i nonni non conviventi, anche il personale scolastico ha il diritto di effettuare i controlli che permettono di determinare la presenza di anticorpi per il Covid-19.

Dal 19 ottobre è attiva su tutto il territorio regionale la campagna per lo screening gratuito e rapido – si svolge in soli 15 minuti – disponibile su prenotazione in oltre 900 farmacie, quelle che per ora hanno aderito da Piacenza a Rimini, ma il numero è in continuo aumento.

Come ha stabilito l’ultima ordinanza firmata dal presidente Stefano Bonaccini per il recepimento del nuovo Dpcm, la possibilità di effettuare test sierologici rapidi nelle farmacie viene estesa anche agli studenti dei percorsi IeFP (Istruzione e Formazione Professionale), al personale scolastico delle scuole, di ogni ordine e grado, e dei servizi educativi 0-3 anni, e al personale degli enti di formazione professionale che erogano i percorsi di IeFP.

Una decisione assunta a ulteriore tutela del mondo della scuola, per il quale la Regione aveva già previsto l’effettuazione, sempre su base volontaria, dei test sierologici tradizionali.

La campagna rimarrà attiva fino al 30 giugno 2021, con la possibilità di sottoporsi al test anche più di una volta lungo l’anno scolastico.

Una massiccia indagine epidemiologica, con cui la Regione rafforza ulteriormente l’attività di prevenzione e controllo contro il Coronavirus, resa possibile grazie all’accordo siglato con le associazioni di categoria territoriali delle farmacie convenzionate, pubbliche e private.

Con una stima prevista di almeno 400.000 test nel primo mese, l’Emilia-Romagna è pronta a investire in maniera significativa sull’individuazione e circoscrizione del contagio da virus SARS-CoV-2: ogni test in farmacia costa infatti al Servizio sanitario 16,76 euro, comprensivi del costo del test e dei dispositivi, ma naturalmente per il cittadino tutto sarà gratuito.

Le modalità

Per effettuare il test è sufficiente prendere appuntamento con il farmacista, consultando l’elenco degli aderenti sul sito https://salute.regione.emilia-romagna.it/sierologico-farmacie, che sarà costantemente aggiornato. In caso di minori, un genitore o tutore deve dare il proprio consenso ed essere presente al momento del controllo, che avverrà sempre nel rispetto di tutte le misure di sicurezza, dall’uso obbligatorio e corretto della mascherina all’igienizzazione delle mani all’ingresso, dal controllo della temperatura corporea al distanziamento.

Il farmacista registrerà sul Portale regionale delle Farmacie i dati della persona che si sottopone al test; in caso di positività, il cittadino sarà contattato dai Servizi di santità pubblica dell’Azienda sanitaria di assistenza per eseguire il tampone nasofaringeo.

Per saperne di più clicca qui