I poeti del Sud ancora esclusi dai programmi dei licei

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I poeti del Sud ancora esclusi dai programmi dei licei

I poeti del Sud ancora esclusi dai programmi dei licei

Scuola, la denuncia: “I poeti del Sud ancora esclusi dai programmi dei licei”

Le “indicazioni nazionali” restano quelle della Gelmini (2010): nessun autore meridionale e una sola donna. L’appello firmato anche da Dacia Maraini e Alberto Angela. Il Miur: “Pronto un testo di revisione”

di CORRADO ZUNINO

 

 

I poeti del Novecento del Sud sono stati tagliati dai programmi liceali sotto il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, nel 2010. E dopo quattro ministri, e quattro possibili nuove “indicazioni nazionali”, sono ancora fuori dalla scuola. Lo ha ricordato il Centro di documentazione di poesia del Sud, che con il presidente Giuseppe Iuliano e il direttore Paolo Saggese ha riaperto il dibattito e la raccolta di firme a “Napoli città libro”, la manifestazione culturale che si è conclusa domenica scorsa con ventimila visitatori.

Nel 2010 il Miur indicò, a titolo esemplificativo, 17 autori come oggetto di studio privilegiato. E a queste “Indicazioni” si sono sostanzialmente uniformati i libri di testo delle scuole superiori. Chi sono i poeti del Novecento suggeriti per lo studio degli studenti del quinto anno? “Dentro il Secolo XX e fino alle soglie dell’attuale”,  si legge nel testo ministeriale del 2010, “il percorso della poesia, che esordirà con le esperienze decisive di Ungaretti, Saba e Montale, contemplerà un’adeguata conoscenza di testi scelti tra quelli di autori della lirica coeva e successiva (per esempio Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto, …). Il percorso della narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, comprenderà letture da autori significativi come Gadda, Fenoglio, Calvino, Primo Levi e potrà essere integrato da altri autori (per esempio Pavese, Pasolini, Morante, Meneghello…)”. Diciassette esempi, diciassette nomi. Diciassette luoghi di nascita. Trento e il Nord-Est, tanta Milano, Torino e il Piemonte, Genova, la provincia di Firenze, poi Bologna. Tolti Ungaretti, nato ad Alessandria d’Egitto e cresciuto da cosmopolita, e Italo Calvino lui originario di Cuba, nessuno dei poeti indicati è nato al di sotto di una linea che congiunge l’Alta Toscana con l’Emilia.

Il Centro di documentazione, che ha aggiunto alle firme raccolte per la revisione dei programmi ministeriali anche quella di Dacia Maraini e Alberto Angela, dello scrittore Maurizio De Giovanni, del direttore del Centro di produzione Rai Francesco Pinto, cita tra le mancanze letterarie: i siciliani Salvatore Quasimodo (Premio Nobel per la letteratura), Elio Vittorini, Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino, il napoletano Eduardo De Filippo, Alfonso Gatto di Salerno.

Il testo mostrato, e sottoscritto, al salone del libro e dell’editoria di Napoli è stato questo: “Napoli città libro” chiede a tutti gli scrittori e gli operatori culturali che vi parteciperanno di firmare l’appello del Centro di documentazione di poesia del Sud per uno studio della letteratura italiana rispettoso della ricchezza culturale dell’intera Nazione”.

Le indicazioni del 2010 hanno lasciato fuori dai suggerimenti per i licei anche molte poetesse. Tra gli autori citati, abbiano visto, c’è Elsa Morante, lei romana. Ma non si fa cenno alle figure e alle opere di Grazia Deledda, Alda Merini, Maria Luisa Spaziani, Matilde Serao, Anna Maria Ortese.

Un gruppo tecnico di monitoraggio liceale, espressione del Miur e in particolare di Marco Rossi Doria, sottosegretario all’Istruzione con la ministra Carrozza, aveva avviato un lavoro di revisione da concludersi entro l’anno scolastico 2014-2015 (ministra Giannini). Ad oggi di quel primo lavoro non c’è traccia. Ci sono state, al proposito, interrogazioni parlamentari dei 5 Stelle, del Partito democratico, di Sinistra Ecologia e Libertà. La ministra in carica Valeria Fedeli lo scorso settembre ha quindi istituito il Comitato scientifico nazionale per l’applicazione e l’innovazione delle Indicazioni nazionali (scuola secondaria superiore). Il documento rilegge complessivamente le linee guida anche sugli autori ed è in fase di limatura. Nel frattempo la Fedeli ha rilanciato il tema degli autori non studiati con una iniziativa specifica su Grazia Deledda.

Le indicazioni contenute nel decreto ministeriale non sono prescrittive, lasciano possibilità di scelta agli insegnanti sugli autori da proporre, ma modellano inesorabilmente il mercato dei libri di scuola.

 

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